sabato 12 febbraio 2011

rivelazioni

Vi è la grande Rivelazione, quella dell'Antico e del Nuovo Testamento, culminata in Gesù Cristo, sigillata con le ultime parole dell'Apocalisse e sempre vivente nella Chiesa, che è la presenza di Cristo nella storia, il Suo Corpo.
Ma vi sono anche delle rivelazioni ulteriori, delle piccole rivelazioni, tra cui grande importanza hanno le apparizioni mariane (la Salette, Lourdes, Fatima e Medjugorie).
La Chiesa non obbliga a credere a queste ultime, esse non sono necessarie alla fede, ma le guarda con grande venerazione: personalmente i vicari di Cristo hanno creduto alle apparizioni mariane, e hanno guardato con stima ai fenomeni mistici, ad esempio di Padre Pio, o di S.Teresa d'Avila, o di S.Caterina da Siena, o di S.Brigida.

Che dire? Chi è come un bambino non si scandalizza che il Mistero continui a parlare, dia dei segni, come dire?, supplementari. Il parlare di Dio non è mai troppo, per chi è come un bambino, ed egli è tutto attento a non lasciar cadere nessuna delle Sue parole.

Certo, occorre discernimento: il Magistero della Chiesa aiuta, e lo stesso sensus fidei aiuta a vedere se una rivelazione è o meno in continuità con la grande Rivelazione. Una piccola rivelazione è vera se aiuta a vivere meglio la grande Rivelazione, a centrarsi totalmente su di essa. Inoltre occorre evitare il sensazionalismo e la curiosità: tutto deve servire a crescere nella fede e nella carità.

Resta però che fattore essenziale della fede è una umiltà, una semplicità  da bambini, che non può che rallegrarsi per una manifestazione del Mistero, nuova quanto antica.

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