giovedì 5 settembre 2013

complottismo, una malattia da cui bisognerebbe liberarsi

Il complottismo è una dispozione a vedere ovunque complotti, anche laddove essi non ci sono.
 Il caso storicamente più clamoroso di complottismo è quello del nazismo, che parlava del complotto demo-pluto-giudaico-massonico. Ma in qualche modo l'ossessione del complotto era propria anche del comunismo: quanti membri dello stesso partito comunista sovietico vennero accusati di essere emissari della reazione internazionale.
 E c'è stato e c'è anche un complottismo cristiano, soprattutto in età moderna, quando la società è andata in una direzione sempre più antropocentrica e tendenzialmente antireligiosa.
 Che cosa hanno fatto molti cristiani? Invece di chiedersi quali loro precedenti colpe motivassero eventualmente tale deriva, hanno pensato a un complotto. Così, ad esempio, la massoneria (ma non solo lei) è stata bersagliata come la centrale del complotto anticristiano.
 Perché si è affermato l'eliocentrismo? Per via di un complotto eliocentrista. Perché si è affermato l'evoluzionismo? Per via del complotto delle potenti lobbies evoluzionistiche. Perché si è affermata la democrazia? A causa del democratismo delle potenti lobbies massoniche. Perché gli ebrei hanno ottenuto pari diritti? Per via del complotto delle potenti lobbies giudaiche. E via così (esageriamo, daccordo, ma per rendere l'idea), ancora oggi, molti non perdono il vizio...

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