lunedì 13 maggio 2013

polemici sì, ma mirando alla verità tutta intera

Per un cristiano a volte è necessario polemizzare con chi nega importanti punti delle verità sostenendo tesi inaccettabili. Tuttavia c'è un insidia nelle polemiche, a cui dobbiamo prestare attenzione. In effetti sappiamo che l'angelo ribelle, il padre della menzogna, è sempre attivo e cerca di deviare il più possibile il bene verso il male, il vero verso il falso.
Il punto è mirare alla verità tutta intera, per cui bisogna tenere conto di tutti i fattori in gioco.
Cosa può accadere invece in una polemica? Che se A dice una cosa sbagliata io mi contrappongo a tutto quello che dice A: non solo a quella determinata e circoscritta cosa sbagliata, ma a tutto quello che dice A. Per cui non miro più a dire tutta la verità, ma solo a dire il contrario di A.

la storia si ripete

E' l'errore controversista in cui, secondo De Lubac e i teologi a lui vicini, tra cui von Balthasar, è caduta gran parte della teologia (e della prassi ecclesiastica) tridentina: visto che i protestanti dicevano alcune cose sbagliate, bisognava dire e fare il contrario di quello che dicevano e facevano i protestanti. Visto, ad esempio, che loro negavano il libero arbitrio e la cooperazione della volontà umana alla salvezza, ecco molto cattolicesimo tridentino accentuare, moralisticamente, il ruolo della volontà umana (è rischio di certo gesuitismo: "agisci come se tutto dipendesse da te"). Visto che il protestantesimo enfatizzava il rapporto diretto con la Sacra Scrittura, molto cattolicesimo tridentinovede con diffidenza che il singolo fedele legga personalmente la Bibbia, arriva al paradosso di sconsigliarne la lettura. Visto che il protestantesimo nega il culto dei Santi, ecco che molto cattolicesimo tridentino sottolinea con enfasi eccessiva il ruolo dei Santi, così che nelle chiese barocche sono quasi più importanti gli altarini laterali dell'altare maggiore, dunque di Cristo, unico Mediatore. E così via.

il controversismo oggi

Lo vediamo in certe posizioni della "destra" fondamentalista (protestante e "cattolica"), laddove ad esempio si contrappone all'evoluzionismo. Dove la contrapposizione non è a certi elementi dell'evoluzionismo, a certe tesi di Darwin, oggettivamente incompatibili con dogma cristiano, ma è all'evoluzionismo in quanto tale.
Siamo daccordo di opporsi all'idea che la realtà materiale sia autosufficiente e che l'uomo sia solo una scimmia evoluta. Ma questo non implica il negare l'evoluzione.
Siamo daccordo nel negare che l'evoluzione sia tutto, non siamo daccordo nel negare che l'evoluzione sia qualcosa. Siamo daccordo nel negare che l'evoluzione spieghi tutto, non siamo daccordo nel negare che l'evoluzione spieghi qualcosa.
L'uomo non è solo corpo, ma anche anima, e l'anima viene direttamente da Dio, non è il frutto dell'evoluzione del corpo. Ma non è incompatibile con ragione né con la fede pemsare che Dio abbia infuso l'anima non a della materia inorganica, come dice la lettera del testo biblico, ma a della materia organica, già predisposta, in seguito a un processo evolutivo sapientemente progettato dal Creatore, ad ospitare un'anima.
Spiace che certi amici, come quelli di Bastabugie, ignorino il magistero di Giovanni Paolo II, che ha autorevolmente "sdoganato" l'evoluzionismo (certo, a patto di depurarlo dalle incrostazioni materialistiche). Non è in dubbio la loro buona fede, ma bisogna stare attenti a non cadere nella trappola dell'ideologia.

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