ASIA/INDIA - Proiettava un film su Gesù: Pastore malmenato e ferito da radicali indù
Raipur (Agenzia Fides) – La sua “colpa” era quella di aver organizzato
la proiezione di un film su Gesù con fedeli della sua comunità: per
questo il Pastore protestante Rajendra Masih, 35 anni, che opera nel
distretto di Rajnandgaon, nello stato di Chhattisgarh (India centrale) è
stato percosso e ferito da un gruppo di
radicali indù dell’organizzazione estremista “Bajrang Dal”, che lo
accusavano di “conversioni fraudolente”. L’episodio, avvenuto il 31
gennaio e riferito all’Agenzia Fides, mostra come “l’intolleranza
religiosa verso i cristiani sia allarmante”, nota a Fides l’Ong “Global
Council of Indian Christians”.
Il Pastore aveva scelto la visione
di un film in lingua hindi. Alla fine della proiezione, improvvisamente,
9 militanti indù hanno fatto irruzione nella sala, distruggendo tutte
le attrezzature, come lo schermo, il lettore DVD e gli altoparlanti. Poi
hanno afferrato il Pastore Rajendra e hanno iniziato a picchiarlo
duramente, causando lacerazioni e contusioni sul viso e ferendolo
gravemente all’occhio sinistro. L'aggressione, unita a urla e insulti,
si è protratta per oltre un'ora, mentre i fedeli presenti, fra i quali
alcuni bambini, erano terrorizzati. Gli attivisti hanno poi chiamato la
polizia, accusando il pastore di conversioni fraudolente di fedeli indù
al cristianesimo. La polizia ha preso in consegna il Pastore per
ulteriori indagini. Il Pastore ha fornito la sua versione dei fatti
(aveva solo organizzato la visione di un film) e gli agenti, non
riscontrando alcun reato, lo hanno rilasciato.
(PA) (Agenzia Fides 3/2/2012)
Raipur (Agenzia Fides) – La sua “colpa” era quella di aver organizzato la proiezione di un film su Gesù con fedeli della sua comunità: per questo il Pastore protestante Rajendra Masih, 35 anni, che opera nel distretto di Rajnandgaon, nello stato di Chhattisgarh (India centrale) è stato percosso e ferito da un gruppo di radicali indù dell’organizzazione estremista “Bajrang Dal”, che lo accusavano di “conversioni fraudolente”. L’episodio, avvenuto il 31 gennaio e riferito all’Agenzia Fides, mostra come “l’intolleranza religiosa verso i cristiani sia allarmante”, nota a Fides l’Ong “Global Council of Indian Christians”.
Il Pastore aveva scelto la visione di un film in lingua hindi. Alla fine della proiezione, improvvisamente, 9 militanti indù hanno fatto irruzione nella sala, distruggendo tutte le attrezzature, come lo schermo, il lettore DVD e gli altoparlanti. Poi hanno afferrato il Pastore Rajendra e hanno iniziato a picchiarlo duramente, causando lacerazioni e contusioni sul viso e ferendolo gravemente all’occhio sinistro. L'aggressione, unita a urla e insulti, si è protratta per oltre un'ora, mentre i fedeli presenti, fra i quali alcuni bambini, erano terrorizzati. Gli attivisti hanno poi chiamato la polizia, accusando il pastore di conversioni fraudolente di fedeli indù al cristianesimo. La polizia ha preso in consegna il Pastore per ulteriori indagini. Il Pastore ha fornito la sua versione dei fatti (aveva solo organizzato la visione di un film) e gli agenti, non riscontrando alcun reato, lo hanno rilasciato.
(PA) (Agenzia Fides 3/2/2012)
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