L'uomo forte vuole un Dio debole, l'uomo debole un Dio forte.
L'uomo forte preferisce che Dio taccia, l'uomo debole che parli.
L'uomo forte preferisce un Dio inerte, l'uomo debole ha bisogno che Dio agisca.
«L'uomo forte - faceva dire Péguy a Dio - non è il mio forte. Ho un debole per il debole.»
Chi ha bisogno di Dio, è assetato di ogni sua possibile manifestazione. Certo, senza irrazionale credulità (occorrono solidi segni). Chi è sazio della sua saggezza, della sua ricchezza, crede di poter fare a meno di ciò che non può possedere.
Ma «l'uomo forte non è il mio forte. Ho un debole per il debole.»
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