venerdì 25 giugno 2010
Messaggio, 25. giugno 2010
"Cari figli, con gioia vi invito tutti a vivere i miei messaggi con gioia, soltanto così figlioli, potrete essere più vicini al mio Figlio. Io desidero guidarvi tutti soltanto a Lui e in Lui troverete la vera pace e la vera gioia del vostro cuore. Vi benedico tutti e vi amo con amore immenso. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
martedì 22 giugno 2010
integrazioni alla preghiera dodecennale di S.Brigida
Sottoponiamo alla vostra benevola attenzione, lettori cristiani, le integrazioni proposte alla preghiera di S.Brigida, il cui linguaggio, così come ci è giunto, mi è apparso poco attuale.
Sono gradite, anzi sollecitate, le vostre osservazioni.
PREGHIERE attualizzate daDI SANTA BRIGIDA
Sono state introdotte delle modifiche attualizzanti: le parti aggiunte sono sottolineate, quelle cancellate sono
PREGHIERA INIZIALE
O Gesù, desidero rivolgere al Padre questa tua
1. LA CIRCONCISIONE DI GESU'
Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro le prime ferite, i primi dolori e il primo sangue che Egli ha versato in espiazione del peccato di intemperanza, quale protezione contro di esso, perché viviamo il più possibile nella memoria e non nella distrazione
2. LE SOFFERENZE DI GESU' SUL MONTE DEGLI ULIVI
Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro le terribili sofferenze
3. LA FLAGELLAZIONE DI GESU'
Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro i mille e mille colpi, i dolori atroci e il Prezioso Sangue della Flagellazione in espiazione di tutti i
4. LA CORONAZIONE DI SPINE DI GESU'
Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro le ferite, i dolori e il Preziosissimo Sangue sceso dal Capo di Gesù quando fu coronato di spine, in espiazione dei peccati dello spirito miei e di tutta l'umanità, quale protezione contro di essi e
5. LA SALITA DI GESU' SOTTO IL PESO DELLA CROCE
Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro le sofferenze patite da Gesù lungo la salita al monte Calvario e, in particolare, la Santa Piaga della Spalla e il Prezioso Sangue che da essa uscì, in espiazione dei peccati di ribellione alla croce, di rifiuto dei tuoi santi disegni e di ogni altro peccato della lingua, in me e negli altri e quale protezione contro di essi e
6. LA CROCIFISSIONE DI GESU'
Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro tuo Figlio inchiodato sulla Croce e innalzato su di essa, le sue ferite alle mani e ai piedi e il Prezioso Sangue che da essa uscì per noi, i suoi terribili tormenti del Corpo e dello Spirito, la sua preziosa Morte e l'incruento suo rinnovarsi in tutte le Sante Messe celebrate sulla Terra. Ti offro tutto questo in espiazione di tutte le mancanze fatte ai voti e alle regole negli Ordini religiosi, per i sacerdoti e per i laici, per i malati e i moribondi, sin riparazione di tutti i peccati miei e altrui, per le intenzioni del Santo Padre riguardanti
7. LA FERITA DEL COSTATO DI GESU'
Eterno Padre, accetta, per le necessità della Santa Chiesa e in espiazione dei peccati di tutta l'umanità, l'Acqua e il Sangue Preziosissimi usciti dalla ferita inflitta al Cuore Divino di Gesù e gli infiniti meriti che essi effondono. Ti supplichiamo, sii buono e misericordioso verso di noi non per i nostri meriti per ma l'infinità della Tua Carità! Sangue di Cristo, ultimo prezioso contenuto del Sacro Cuore di Gesù, purifica
Pater... Ave... Angelo di Dio... Gloria al Padre...
domenica 20 giugno 2010
fede e problemi umani
Per la destra cattolica la fede risolve i problemi umani, per la sinistra cattolica non li risolve affatto.
Per la destra basta avere la fede e - voilà - tutto è risolto. Per la sinistra la fede non c'entra niente con l'umano, coi problemi della vita, uno deve arrangiarsi con le sue forze.
C'è una terza posizione, sintetica e più ortodossa: la fede non risolve (automaticamente e meccanicamente) tutti i problemi umani, ma li imposta, aiuta potentemente a impostarli, nel modo più adeguato perché essi siano correttamente risolti.
Così la fede ha un potente impatto sull'umano, lievita la vita, umanizza, senza perciò dispensare da un serio impegno del proprio umano, senza fornire facili e automatiche risposte, che portino a guardare con disprezzo il paziente cammino della storia.
Per la destra basta avere la fede e - voilà - tutto è risolto. Per la sinistra la fede non c'entra niente con l'umano, coi problemi della vita, uno deve arrangiarsi con le sue forze.
C'è una terza posizione, sintetica e più ortodossa: la fede non risolve (automaticamente e meccanicamente) tutti i problemi umani, ma li imposta, aiuta potentemente a impostarli, nel modo più adeguato perché essi siano correttamente risolti.
Così la fede ha un potente impatto sull'umano, lievita la vita, umanizza, senza perciò dispensare da un serio impegno del proprio umano, senza fornire facili e automatiche risposte, che portino a guardare con disprezzo il paziente cammino della storia.
lunedì 14 giugno 2010
lettera del 9 giugno 2010
Carissimi,
grazie di cuore per la vostra amicizia e per il desiderio di tantissimi di venire in San Rafael per vedere ciò che compie la Divina Provvidenza. Però ogni desiderio è necessario che faccio i conti con quanto Carròn ci insegna e cioè che siamo chiamati dove siamo a vivere intensamente la realtà perché quel “Tu o Cristo” domini ogni circostanza. In questi anni sono state tante le visite e le domande si susseguono ogni giorno dall’Italia. Abbiamo avuto più volte anche tanti problemi dalle visite, alcuni perché pensano di sapere tutto, altri perché credono di trovare la soluzione magica ai loro problemi, altri perché, a modo loro e con tantissima buona fede, vogliono aiutare senza, però, tenere in conto tutti i fattori. Per cui, cogliendo l’occasione di incontrarmi con tutti i responsabili di C.L. dell’America Latina e con il cuore del centro Internazionale del Movimento di Milano, ho desiderato verificare con loro la situazione, arrivando alle conclusioni che riassumo in questa lettera.
1- La nostra amicizia, con alcuni siamo amici da più di 30 anni, ha bisogno di riscoprire sempre di più la sua origine, che è l’io di ciascuno commosso dall’incontro con Cristo, grazie ad una autentica figliolanza con il carisma, oggi guidato da Carròn. In questo senso potremmo anche non vederci per 30 anni e vivere un rapporto di una intensità incomparabile ed essere una compagnia missionaria unica, anche senza venire in missione.
2- La nostra amicizia sarà operativa, dove viviamo, solo se è sostenuta e alimentata da questa consapevolezza: essere missionari è proporre ciò che siamo a tutti nella modalità della nostra vocazione.
3- Rispetto al nostro rapporto con il Paraguay e le missioni in generale del movimento, è stato ribadito:
a- Il punto di riferimento, per chiunque voglia venire in missione, deve passare attraverso la segretaria internazionale che valuterà ogni richiesta. Questo vale per tutti coloro che, ovviamente, vogliano venire nelle missioni del movimento, compresa la nostra parrocchia.
b- Questo per evitare tanti problemi di cui tutti siamo al corrente, compresi anche i riferimenti a cui le persone sono chiamate a guardare.
c- È importante che anche noi, per eventuali bisogni, passiamo attraverso il centro internazionale. Il responsabile, per chi volesse venire in missione sia “vecchio” che “nuovo”, è Don Michele.
4- Per quanto riguarda il nostro caso concreto:
a- Il responsabile amministrativo e direttore generale della Clinica è il bioingegnere Sergio Franco, uno dei “Memores” di Buenos Aires, già trasferitosi ad Asunciòn. Ovviamente, in compagnia di alcuni amici e sotto la guida del padrone, il Santissimo Sacramento, di cui Padre Aldo è il “facente funzione”. A Sergio spetta chiedere, mediante gli organi competenti, ciò di cui la clinica ha bisogno. Per le altre opere il punto di rifermento è Padre Paolino, a cui spetta verificare ogni domanda.
b- Sergio è stato scelto come il punto di rifermento per coloro che lavorano nell’area della sanità del Continente.
c- Il punto di riferimento in Italia, per questioni concrete dell’opera, è il Console Onorario del Paraguay, il dott. Roberto Sega. Questo anche per facilitare eventuali richieste di materiale o altro. Per cui, quanti desiderino aiutarci, si rivolgano a lui, che vive a Concorezzo in provincia di Milano. Il suo cellulare è *39 3358225801 o telefono de casa +39 039 647448 e la sua mail è roberto.sega@unimib.it
d- Comunque, per quanti desiderino venire da noi, il punto di riferimento è quanto già indicato dal Centro Internazionale: Don Michele Berchis. Principio che vale sia per chi già da anni viene o per chi desidera venire per la prima volta. È necessario riconoscere che il movimento è uno e tutti dobbiamo amare questa unità prima di tutto. Ciò che nasce da questa unità è gratuità ed educa. Ciò che nasce dalla propria generosità, al contrario, a lungo andare, crea confusione e distrugge, come già accaduto.
Cari amici, l’esperienza di questi anni, ci ha reso coscienti che solo questo è il cammino per educarci ad aiutare la nostra missione. Obbedire a queste indicazioni è, per noi, motivo di pace e, per voi, di affetto autentico per noi. Ricordatevi poi che la nostra missione è solo quella di annunciare Cristo , educando i nativi a diventare loro stessi protagonisti della loro vita e delle eventuali opere. Ma per questo, è necessario che accada per noi che viviamo qui ciò che il Battista diceva di sé: “ è necessario che io diminuisca e Lui cresca”. Noi siamo qui solo per custodire la gioia di questi amici che hanno incontrato Cristo e non per essere loro padroni. Spero che, anche chi reclama giustamente una amicizia di autentica data, riceva con grande allegria questa richiesta e, in particolare, se è vero amico, segua con affetto Carròn, perché solo così godrà della bellezza del crisma e servirà veramente le Missioni, come ci dice e chiede , avendo proclamato questione delle “Missioni”, Santa Teresina, che visse sempre in un monastero di clausura.
P. Aldo
grazie di cuore per la vostra amicizia e per il desiderio di tantissimi di venire in San Rafael per vedere ciò che compie la Divina Provvidenza. Però ogni desiderio è necessario che faccio i conti con quanto Carròn ci insegna e cioè che siamo chiamati dove siamo a vivere intensamente la realtà perché quel “Tu o Cristo” domini ogni circostanza. In questi anni sono state tante le visite e le domande si susseguono ogni giorno dall’Italia. Abbiamo avuto più volte anche tanti problemi dalle visite, alcuni perché pensano di sapere tutto, altri perché credono di trovare la soluzione magica ai loro problemi, altri perché, a modo loro e con tantissima buona fede, vogliono aiutare senza, però, tenere in conto tutti i fattori. Per cui, cogliendo l’occasione di incontrarmi con tutti i responsabili di C.L. dell’America Latina e con il cuore del centro Internazionale del Movimento di Milano, ho desiderato verificare con loro la situazione, arrivando alle conclusioni che riassumo in questa lettera.
1- La nostra amicizia, con alcuni siamo amici da più di 30 anni, ha bisogno di riscoprire sempre di più la sua origine, che è l’io di ciascuno commosso dall’incontro con Cristo, grazie ad una autentica figliolanza con il carisma, oggi guidato da Carròn. In questo senso potremmo anche non vederci per 30 anni e vivere un rapporto di una intensità incomparabile ed essere una compagnia missionaria unica, anche senza venire in missione.
2- La nostra amicizia sarà operativa, dove viviamo, solo se è sostenuta e alimentata da questa consapevolezza: essere missionari è proporre ciò che siamo a tutti nella modalità della nostra vocazione.
3- Rispetto al nostro rapporto con il Paraguay e le missioni in generale del movimento, è stato ribadito:
a- Il punto di riferimento, per chiunque voglia venire in missione, deve passare attraverso la segretaria internazionale che valuterà ogni richiesta. Questo vale per tutti coloro che, ovviamente, vogliano venire nelle missioni del movimento, compresa la nostra parrocchia.
b- Questo per evitare tanti problemi di cui tutti siamo al corrente, compresi anche i riferimenti a cui le persone sono chiamate a guardare.
c- È importante che anche noi, per eventuali bisogni, passiamo attraverso il centro internazionale. Il responsabile, per chi volesse venire in missione sia “vecchio” che “nuovo”, è Don Michele.
4- Per quanto riguarda il nostro caso concreto:
a- Il responsabile amministrativo e direttore generale della Clinica è il bioingegnere Sergio Franco, uno dei “Memores” di Buenos Aires, già trasferitosi ad Asunciòn. Ovviamente, in compagnia di alcuni amici e sotto la guida del padrone, il Santissimo Sacramento, di cui Padre Aldo è il “facente funzione”. A Sergio spetta chiedere, mediante gli organi competenti, ciò di cui la clinica ha bisogno. Per le altre opere il punto di rifermento è Padre Paolino, a cui spetta verificare ogni domanda.
b- Sergio è stato scelto come il punto di rifermento per coloro che lavorano nell’area della sanità del Continente.
c- Il punto di riferimento in Italia, per questioni concrete dell’opera, è il Console Onorario del Paraguay, il dott. Roberto Sega. Questo anche per facilitare eventuali richieste di materiale o altro. Per cui, quanti desiderino aiutarci, si rivolgano a lui, che vive a Concorezzo in provincia di Milano. Il suo cellulare è *39 3358225801 o telefono de casa +39 039 647448 e la sua mail è roberto.sega@unimib.it
d- Comunque, per quanti desiderino venire da noi, il punto di riferimento è quanto già indicato dal Centro Internazionale: Don Michele Berchis. Principio che vale sia per chi già da anni viene o per chi desidera venire per la prima volta. È necessario riconoscere che il movimento è uno e tutti dobbiamo amare questa unità prima di tutto. Ciò che nasce da questa unità è gratuità ed educa. Ciò che nasce dalla propria generosità, al contrario, a lungo andare, crea confusione e distrugge, come già accaduto.
Cari amici, l’esperienza di questi anni, ci ha reso coscienti che solo questo è il cammino per educarci ad aiutare la nostra missione. Obbedire a queste indicazioni è, per noi, motivo di pace e, per voi, di affetto autentico per noi. Ricordatevi poi che la nostra missione è solo quella di annunciare Cristo , educando i nativi a diventare loro stessi protagonisti della loro vita e delle eventuali opere. Ma per questo, è necessario che accada per noi che viviamo qui ciò che il Battista diceva di sé: “ è necessario che io diminuisca e Lui cresca”. Noi siamo qui solo per custodire la gioia di questi amici che hanno incontrato Cristo e non per essere loro padroni. Spero che, anche chi reclama giustamente una amicizia di autentica data, riceva con grande allegria questa richiesta e, in particolare, se è vero amico, segua con affetto Carròn, perché solo così godrà della bellezza del crisma e servirà veramente le Missioni, come ci dice e chiede , avendo proclamato questione delle “Missioni”, Santa Teresina, che visse sempre in un monastero di clausura.
P. Aldo
venerdì 4 giugno 2010
Messaggio tramite Mirjana del 2 Giugno 2010
“Cari figli, oggi vi invito affinché con il digiuno e la preghiera tracciate la strada per la quale mio Figlio entrerà nei vostri cuori. Accoglietemi come madre e messaggera dell’amore di Dio e del Suo desiderio per la vostra salvezza. Liberatevi da tutto quello che del passato vi appesantisce e dà senso di colpa, da tutto ciò che vi ha condotto nell’inganno - tenebra. Accogliete la luce. Rinascete nella giustizia di mio Figlio. Vi ringrazio”.
mercoledì 2 giugno 2010
bufera pedofilia: qualche dato
Una campagna di stampa molto acre ha voluto accreditare l'immagine di una Chiesa globalmente intaccata dallo scandalo dei preti-pedofili.
Giova ricordare qualche dato, che traiamo da M.Introvigne: secondo una autorevole indagine del 2004 nei precedenti 52 anni ci sono stati negli Stati Uniti 958 accuse di pedofilia a carico di sacerdoti, con la punta massima tra gli anni '60 e i '70 e una tendenza al calo negli ultimi decenni.
In una statistica del 2002 a fronte di un centinaio di preti accusati per pedofilia, negli States, ci sono stati più di 6000 allenatori e insegnanti di ginnastica accusati per il medesimo reato.
La maggior parte degli abusi su minori avviene peraltro all'interno delle mura domestiche, da parte di parenti o amici di famiglia.
Un altro dato: ci sono avvisi su internet, da parte di avvocati americani, che dicono "se volete diventare miliardari, mandate un anno vostro figlio in seminario, al resto ci pensiamo noi".
Sì, perché ci sono dei begli interessi dietro le accuse alla Chiesa.
Questo nulla toglie alla gravità di quanto è successo e alla necessità che si avvii all'interno della Chiesa un processo di ripensamento, ma almeno colloca le cose dentro delle misure più realistiche.
Giova ricordare qualche dato, che traiamo da M.Introvigne: secondo una autorevole indagine del 2004 nei precedenti 52 anni ci sono stati negli Stati Uniti 958 accuse di pedofilia a carico di sacerdoti, con la punta massima tra gli anni '60 e i '70 e una tendenza al calo negli ultimi decenni.
In una statistica del 2002 a fronte di un centinaio di preti accusati per pedofilia, negli States, ci sono stati più di 6000 allenatori e insegnanti di ginnastica accusati per il medesimo reato.
La maggior parte degli abusi su minori avviene peraltro all'interno delle mura domestiche, da parte di parenti o amici di famiglia.
Un altro dato: ci sono avvisi su internet, da parte di avvocati americani, che dicono "se volete diventare miliardari, mandate un anno vostro figlio in seminario, al resto ci pensiamo noi".
Sì, perché ci sono dei begli interessi dietro le accuse alla Chiesa.
Questo nulla toglie alla gravità di quanto è successo e alla necessità che si avvii all'interno della Chiesa un processo di ripensamento, ma almeno colloca le cose dentro delle misure più realistiche.
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