martedì 23 marzo 2010

Leggendo Vito Mancuso

Lo confesso: non riesco a leggerne più che piccole dosi, una modica quantità, è più forte di me. E credo che sia anche più utile, perché non occorre molto per cogliere la radice delle sue molte parole.
Intendiamoci, l'uomo non manca di una sua onestà. Ma ha il grave difetto di non credere in Gesù Cristo come in una Presenza che salva. Cioè non crede nello stesso Gesù in cui credo io. E in cui credeva S.Pietro. E S.Benedetto. E S.Francesco. E il Santo Curato d'Ars. E Giovanni Paolo II. E Madre Teresa di Calcutta. E Benedetto XVI.
Per lui Dio si rivela più nel mondo che nell'Avvenimento cristiano: quest'ultimo è la chiave, il primo è la casa (cfr. Disputa su Dio, p. 236). La chiave serve per entrare in casa e ammirarvi tutto quanto Dio (un Dio al contempo personale e impersonale) vuole dirci: e Dio si rivela nella casa del mondo progressivamente e impersonalmente.
Mentre per la fede cristiana in Cristo abita corporalmente tutta la pienezza della divintà (Col 2,9), e a nulla serve conoscere il mondo se non per meglio inoltrarsi nel Mistero di Cristo, Uomo-Dio.

Prendiamo anche quello che Mancuso dice della morte, per misurare la sua distanza dalla fede: per lui l'importante è che alla fine, con la morte, sapremo quale è la verità (se l'Essere o il Nulla eterni), e chi avrà creduto nelle sue idee sarà comunque vincitore, ateo o credente, in forza della sua coerenza con le proprie idee (op.cit. p. 249): infatti «alla fine la verità prenderà comunque possesso di noi», fosse pure la verità dell'eterno nulla. Capirai che consolazione, osservo io. Io voglio un'altra cosa: voglio sapere se sono chiamato all'eternità, e se la risposta è positiva voglio affidarmi con la massima intensità a chi all'eternità mi lega e mi comincia ad introdurre, cioè a Cristo e alla Chiesa.

No, decisamente non ci siamo: il pensiero di Vito Mancuso è stato definito gnostico. Ed è ancora una definzione blanda: la sua ammirazione per Spinoza è solo un piccolo sintomo di una posizione panteistica. Spiace che gli venga dato tanto spazio in un luogo che dovrebbe essere cristiano. Ma fermiamoci qui. Almeno per oggi.

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