giovedì 7 gennaio 2010

verginità

La stima per la verginità è una importante cartina di tornasole della fede di un cristiano. Bisognerebbe guardare agli altri come li guarda Cristo. Col Suo stesso sguardo. E questo vale tanto più per chi Lui chiama in modo speciale.

Perchè la verginità questo è: non è l'uomo che è bravo, ma Cristo che chiama. La verginità non è il premio che uno conquista per la sua bravura.

Il solo fatto che uno abbia questa idea, della vocazione, indica che uno è chiamato. Poi, può corrispondere o meno. Ma chiamato lo è.

Un cristiano che guardi uno, chiamato, con l'aria di dire: «vediamo un po' come va a finire», «vediamo se ce la farà» (sottinteso «...a diventare vergine», a raggiungere quello stato di bravura che si chiama verginità consacrata, dimostra con ciò di non (voler) partecipare allo sguardo di Cristo.

Questo nulla toglie alla drammaticità e alla responsabilità a cui è chiamato chi è chiamato alla verginità. Ma su tutto domina l'Iniziativa di un Altro, che rovescia i potenti dai troni, e le cui vie non sono le nostre vie.

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